Portagioie / Jewel case

Portagioie / Jewel case

Nella mia camera, sul comodino è posto un portagioie in stoffa con una fantasia a fiori che richiama l’estate 2007, quando io timida diciottenne calabrese, decido di partire dalla Calabria per partecipare a Verona, assieme ad un centinaio di ragazze e ragazzi, ad un meeting di giovani. Tra questi, c’era anche lui, solare ragazzo veronese, pronto sempre a recarsi da un continente all’altro per aiutare i più poveri e deboli. Lungo un percorso immerso nel verde delle colline veronesi, ci conosciamo e capisco subito che ha un cuore sensibile e generoso, capace di trasmettere gioia ed entusiasmo. “Che bella la tua cintura, magari ne avessi una simile io!”, esclama d’un tratto, ammirando la mia cintura nera, borchiata, unisex, l’unica che avevo portato con me durante quel breve soggiorno veronese. Tornata in Calabria, decido, senza pensarci troppo, di inviargli proprio quel mio accessorio! La sorpresa per lui fu tanta. Ed ecco che, dopo alcuni mesi, ricevo una lettera di ringraziamento, unitamente ad un regalo, un portagioie in stoffa che oggi conservo con cura:  racconta la storia della nostra amicizia, nata casualmente per una cinghia che è stata capace di legare nord e sud da profonda stima e affetto.

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