Fondazione 1563

Fondazione 1563

Il Museo delle Cose ha avuto la possibilità di incontrare il personale della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura – professioniste (lo staff è tutto al femminile) preparate e disponibili ad accompagnarci nei piani sotterranei dell’edificio di Piazza Gian Lorenzo Bernini 5, a Torino. 

Qui si trova l’archivio, ma non uno qualsiasi, si tratta di quello storico della Compagnia di San Paolo:

Due chilometri lineari di documentazione della Compagnia di San Paolo, dall’antica confraternita alla banca, per un arco cronologico di 450 anni. 5 biblioteche per un totale di 10.000 volumi, 8 fondi archivistici inventariati per un totale di 62.000 unità archivistiche. 430 anni di storia on-line, 500.000 pagine digitali accessibili e scaricabili.

(da archiviostorico.fondazione1563.it)

L’archivista svolge un lavoro complesso, articolato, ha un ruolo di responsabilità che richiede competenze diversificate.

Quello che vogliamo offrirvi oggi non è un approfondimento sulla professione dell’archivista, ma un’intrusione negli spazi e nei luoghi che abitualmente non sono accessibili al pubblico. Ciò che ha affascinato il nostro sguardo è proprio questo.

Martellina

Martellina

Mi presento sono Eleonora Bernardi, sono una mosaicista, il mio lavoro è un mix di precisione artigianale e creatività artistica, infatti con il mosaico si danno vita a opere uniche che raccontano storie, emozioni e bellezza. Con anni di esperienza nel combinare colori, forme e materiali, il mio obiettivo è trasformare ogni progetto in un’opera d’arte che susciti meraviglia e ammirazione.

L’oggetto in foto è una “martellina” per mosaici, è uno strumento fondamentale nel lavoro del mosaicista. Serve per rompere e tagliare i materiali da utilizzare nel mosaico, come marmo e pasta vitrea, consentendo di ottenere pezzi di dimensioni e forme diverse per la creazione del disegno desiderato. La martellina permette di lavorare con precisione e controllo, essenziali per ottenere i pezzi necessari al progetto.

Organizzo corsi a Roma in zona S. Giovanni per imparare a costruire mosaici e tagliare il marmo. Con questo strumento nel nostro spazio creativo, la magia prende forma pezzo dopo pezzo. Il nostro laboratorio è un luogo dove la creatività si unisce alla precisione artigianale per dare vita a opere straordinarie. Dotato di tavoli di lavoro, strumenti specializzati e una vasta gamma di materiali, il nostro laboratorio è il cuore pulsante dove idee e visioni diventano mosaici sorprendenti.

Per maggiori informazioni puoi contattare mosaicisumisura@gmail.com

Società Storica Lombarda

Società Storica Lombarda

La figura dell’archivista, di Giulia Magliola.

È un lavoro paziente di letture e riletture di carte e documenti, di intrecci e di saperi. 

È un lavoro in cui spesso ci si sporca letteralmente le mani, ma ci si meraviglia quando dalle carte emerge l’umano, la vita 

(un fiore lasciato seccare tra le pagine di un libro, una dedica d’amore sulla copertina, un indirizzo scritto distrattamente ai margini). 

Il digitale è sempre al fianco dell’archivista o del bibliotecario: gli inventari e i cataloghi sono informatizzati, i progetti di digitalizzazione sono sempre più ampi, così come la volontà di aprirsi a un pubblico vasto, di appassionati e curiosi. 

Chi si occupa di documenti si immerge in dimensioni temporali diverse: deve cercare di rendere contemporanei i documenti storici, in modo che parlino al presente, ma allo stesso tempo conservarli e tramandarli a chi se ne occuperà in futuro. 

Perché il patrimonio culturale è di tutti e chi lavora in archivi, biblioteche e musei lo custodisce, lo valorizza e lo tramanda.

Società Storica Lombarda

Società Storica Lombarda

Accompagnati da Giulia (catalogatrice di libri e bibliotecaria) e Sebastiano (volontario), visitiamo il dietro le quinte della Società Storica Lombarda, un ufficio in cui sono presenti computer, ma anche pennelli, guanti, lente di ingrandimento, tagliacarte, etichette… insomma, tutto il necessario per studiare e catalogare documenti e libri.

La direttrice della biblioteca Marina Bonomelli ci apre due cinquecentine conservate tra i libri rari. La prima è il De civitate Dei di Sant’Agostino (1520), la pagina che vediamo è curiosa, tra le annotazioni manoscritte troviamo la firma di Martin Lutero, ma è un falso dell’Ottocento, fatto apposta per aumentarne il valore del libro. Nella seconda, la Patria Historia di Bernardino Corio (1503), la prima storia di Milano in volgare, troviamo il ritratto dell’autore rappresentativo del rinascimento lombardo.

La SSL è anche attiva nell’organizzazione di conferenze, mostre, attività scientifiche e formative, a vantaggio di scuole e Università per valorizzare e promuovere la conoscenza della storia milanese e lombarda.

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